Le parole “naturale” o “pulito” in cosmesi non significano praticamente nulla dato che non esiste nessuna normativa che definisce questi termini riferiti ad un prodotto cosmetico.
Impropriamente vengono utilizzati, nel caso di “puliti” per definire dei cosmetici che DOVREBBERO essere privi di PEG, Parabeni, petrolati, siliconi o quant’altro possa essere nocivo alla nostra salute o, come “naturali” in quanto contenenti principalmente ingredienti vegetali quasi biologici!
Nella realtà non possiamo attribuire a queste parole altro che un mero significato pubblicitario e dobbiamo cercare di capire direttamente dalla lettura dell’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) quanto realmente è “pulito” o “naturale” il cosmetico che abbiamo per le mani.
Ogni prodotto di cosmetica deve avere obbligatoriamente l’INCI stampato sulla confezione esterna o direttamente sul contenitore. Questo è lo strumento che ci viene messo a disposizione per capire quali sono gli ingredienti che compongono il nostro cosmetico.
Nell’INCI gli ingredienti che compongono il cosmetico vengono indicati in ordine decrescente di quantità utilizzata, da quello che è stato utilizzato in quantità maggiore fino a quello che è stato utilizzato meno (la legge prevede che sotto l’1% di quantità utilizzata non è necessario rispettare quest’ordine). In questo modo possiamo capire, magari con qualche ricerca sul web, cosa ci stiamo mettendo sulla pelle.
Voglio chiudere dicendo che comunque non è solo la lista degli ingredienti che fa buono un prodotto, ma concorre quasi a pari merito anche la sua realizzazione. Possiamo avere dei prodotti “buonissimi” per il tipo di ingredienti utilizzati, ma assolutamente poco interessanti come realizzazione cosmetica.